lunedì 31 ottobre 2011

Matteo Eltsin, il Partito e le riforme.

(di Jacopo Vannucchi)

In un testo del luglio scorso, notavo un parallelo tra le vicende del PD ed alcuni fatti dell’Unione Sovietica, in particolare riguardo al succedersi di una fase “riformista” (Veltroni e Chruščëv) ed una di “stabilizzazione” e blocco delle riforme (Bersani e Brežnev). Con il recente protagonismo di Matteo Renzi, un terzo confronto può essere istituito tra questi e l’emergere di Eltsin nella fase finale dell’URSS.

venerdì 28 ottobre 2011

Simoncelli e la Crisi: origini e cause di una commozione pubblica.

(di  Jacopo Vannucchi)

Il clamore suscitato dalla morte di Marco Simoncelli mi ha lasciato veramente sconcertato. È stato per me impressionante come il Paese abbia vissuto intensamente la scomparsa e il funerale dello sportivo. Un tale evento richiede, evidentemente, una riflessione che superi lo sconcerto iniziale e analizzi quali nodi irrisolti si celano dietro l’esplosione del lutto.
Nel 2001 fu vittima di un incidente stradale il calciatore diciassettenne Niccolò Galli. L’anno seguente, in una circostanza analoga, perse la vita il collega Vittorio Mero, di ventisei anni. Non si ebbe alcuna esplosione pubblica di dolore.

giovedì 27 ottobre 2011

Nichilismo contemporaneo

(di Ludovico Fava)

Nel panorama culturale sempre più scarno e trascurato in cui viviamo oggi la parola “laurea” non ha lo stesso coefficiente di opportunità e merito che le si poteva attribuire anni fa, e inconsapevolemente le più alte cariche impegnate nell’amministrazione e nella “distribuzione” della conoscenza sembrano essere risolute nell’imporre l’evitazione del problema fondando sull’imprenditorato elitario la prima risorsa e possibilità volta ai giovani.

mercoledì 26 ottobre 2011

Metal e Streaptease: Gli spot elettorali polacchi

(di Jacopo Salvadori)

Non so se qualcuno di voi ha avuto il piacere di seguire la recente contesa elettorale polacca, che ha visto vincitrice la  Piattaforma Civica (destra liberale ed europeista) di Donald Tusk. Quelle polacche, sono state delle elezioni parlamentari molto particolari, non tanto per i risultati finali, quanto per la creatività della comunicazione politica. Ai primi posti si confermano il Partito Democratico e l'Alleanza della Sinistra Democratica


lunedì 24 ottobre 2011

Partito Democratico e Vocazione Maggioritaria: Se non ora, quando?

(di Michail Schwartz)

Il 14 Ottobre del 2007, dalla fusione di Margherita e DS, nasceva il Partito Democratico e lo stesso giorno, a seguito di elezioni primarie, veniva eletto il suo primo segretario: Walter Veltroni; ma su un luogo e una data in particolare vorrei volgere l’attenzione in questo articolo: Orvieto, 19 Gennaio 2008.

venerdì 21 ottobre 2011

Crisi economica e vie d'uscita: Responsabilità (inter)nazionale?

(di Micael Saillen)

Appare ormai un appuntamento quotidiano accedere a qualsiasi fonte di informazione e venire a conoscenza degli ennesimi proclami relativi alla necessità di un nuovo piano atto a rilanciare le sorti del nostro paese: piani sullo sviluppo, annunci di nuove misure di austerità, contornati da una parte dai vari contrasti all'interno della maggioranza (che definirei "relativamente assoluta") su quale nuova strategia adottare, e dalle dichiarazioni delle istituzioni europee (e non) sull’inadeguatezza dell'operato del governo italiano per far fronte alla congiuntura economica dall’altra. Il tutto rinforzato dai cronici segnali provenienti dal mercato finanziario. Ma vi è forse qualcosa che rende ancora più drammatica la situazione italiana e che rende ancora più urgente un cambiamento alla leadership del paese?
Quanto varrebbe economicamente una sua uscita di scena?

giovedì 20 ottobre 2011

Partiti e Partecipazione: dove far ripartire la speranza

(di Andrea De Vito)

La legislatura in corso passerà alla storia come quella dei sogni infranti. Le speranze nate all’indomani delle elezioni del 2008, avevano addirittura fatto presagire ai più ottimisti la nascita di una “Terza Repubblica”. Tuttavia la stabilizzazione del bipolarismo, la riduzione della frammentazione della rappresentanza parlamentare, la normalizzazione del confronto tra maggioranza e opposizione, si sono rivelate ben presto un semplice cumulo di illusioni.

Fratture Interne

(di Jacopo Salvadori)

L' «incidente di percorso» che ha portato al voto di fiducia lo scorso 14 ottobre, sembrava aver aperto una voragine all'interno della maggioranza, e soprattutto all'interno del Pdl. Invece no: la frattura si è subito ricomposta con 318 «sì» (complici anche i radicali, ma questa è un'altra storia).

martedì 18 ottobre 2011

Cattolici... che fare?

(di Luca Burgazzi)

Puntuale come sempre, ritorna nell'agenda politica e mediatica del nostro Paese il tema famigerato dei cattolici e la politica e più in generale con la società tout court.


lunedì 17 ottobre 2011

Ceto politico italiano, un problema di formazione della classe dirigente.

(Michail Schwartz)

Ormai se ne sono accorti tutti, anche il governo, e’ tempo di crisi. E insieme alla crisi cresce pure il malcontento popolare. Come spesso accade il sentimento di ribellione, sospinto da numerose e forti correnti populistiche,  si è accanito contro la classe politica in toto, da destra a sinistra senza distinzione alcuna. In nostri parlamentari, i nostri senatori e in particolar modo il nostro governo, sono accusati di condurre una vita troppo agiata per il momento difficile che attraversa il paese. Una vita fatta di stipendi gonfiati, privilegi da casta e pensioni a dir poco generose, il tutto a fronte di una scarsa produttività, come testimonia la confusione che regna all’interno del governo mentre cerca di varare una manovra d’emergenza per far fronte alla grave crisi attuale e come testimoniano le numerose poltroncine costantemente lasciate vuote dai parlamentari inadempienti. Il tutto, come già detto, in un periodo in cui sarebbe più apprezzabile uno sforzo collettivo per dare un segnale al paese, come a dire "anche noi cerchiamo di metterci la nostra parte" (se non altro quella).

Perche' "NO" al referendum

(Michail Schwartz)

Dopo il successo dello scorso 12 Giugno grazie al quale si è detto no alla privatizzazione dell’acqua, al legittimo impedimento e al nucleare, l’ondata referendaria torna alla carica con una nuova battaglia: l’abolizione dell’attuale legge elettorale, il cosiddetto “Porcellum”, per tornare a quella precedente, il cosiddetto “Mattarellum”.