sabato 1 novembre 2014

La Leopolda, il Partito e la voglia di studiare che non ho. Una breve riflessione.




Lo so, dovrei lavorare ad un progetto per l’università. Dovrei fare tante cose a dire il vero. Ma oggi proprio non ce la faccio. Dunque ho pensato bene anch’io di gettarmi nella discussione divampata recentemente attorno ai cambiamenti che stanno percorrendo il Partito Democratico, in particolare dopo lo svolgimento della quinta edizione della Leopolda.

Al netto di tutto ciò di cui si è discusso recentemente in merito alla kermesse renziana, una credo sia la domanda più interessante da porsi, e da cui partirò per il mio ragionamento: se la Leopolda è sempre stata il trampolino utilizzato da Renzi per farsi spazio all’interno della politica italiana, il megafono per amplificare il proprio pensiero e veicolare dietro di lui il consenso sempre più crescente degli italiani, che cos’è stata quest’anno, ora che il buon Matteo è diventato presidente del Consiglio? Insomma, se di trampolini non ha più bisogno in quanto è arrivato dove voleva, e di megafoni nemmeno, in quanto già ampiamente coperto dai media nazionali, che funzione può avere la Leopolda all’interno del disegno renziano?