venerdì 20 aprile 2012

Contro l'antipolitica un ritorno alla vera dimensione popolare


(di Luca Burgazzi)

L'Italia sta attraversando una crisi economica gravissima ed è tangibile una profonda sfiducia nei confronti della politica.
Il livello di astensionismo prospettato dalle ultime rilevazioni raggiunge livelli preoccupanti per una democrazia matura.
Il rischio vero è che si possano fare largo esperienze che poco abbiano a che fare con la democrazia, proprio cavalcando questo clima di incertezza.
A fatica stiamo uscendo da una delle più devastanti anomalie che il nostro Paese abbia mai attraversato: il berlusconismo, che ci ha portato qui dove siamo ora.
Da più parti soffiano i venti dell'antipolitica e della demagogia, ma occorre porre dei margini solidi se vogliamo che la democrazia in questo Paese non sia preda a demagoghi o miliardari.

lunedì 9 aprile 2012

Un nuovo principe per l'Italia di domani?

(di Michail Schwartz)

Mi è capitato recentemente di rileggere un interessante articolo di Edoardo Campanella su Project Sydicate dal titolo Italy's last Democratic Despot. Nel pezzo l’autore fa un curioso confronto tra la figura di Silvio Berlusconi e il famoso Principe descritto nell’omonimo libro da Niccolò Macchiavelli. L’accostamento nasce dalla considerazione dell’autore di come l’Italia e in particolar modo gli italiani abbiano sempre avuto un debole per le figure autoritarie, imperatori, duchi, principi illuminati, in grado di garantire ad essi la sicurezza (o per lo meno l’illusione di essa) verso le turbolenze del mondo esterno.
L’autore poi si sofferma sulla figura di Berlusconi tracciando un quadro della sua carriera politica attraverso le caratteristiche peculiari affibbiate da Macchiavelli al suo Principe.