Nel cammino storico dell'umanità, dai fasti ellenici, all'austerità medievale, fino alla resurrezione illuminista e lo sfociare disordinato nell'ultraspecializzazione contemporanea, anche l'educazione è cresciuta, si è evoluta, si è "educata", divenendo sempre più specializzata ed accurata con l'introduzione di nuovi metodi, di nuovi obiettivi.
Oltre ad ammettere un coefficiente materialistico innegabile (come sempre nei processi sociali), l'educazione si fa carico di essere potenza del conseguente uomo, tanto che diverrà il punto di forza principale su cui le maggiori potenze del XX secolo investiranno, non potendo più ammettere l'antiquato ideale dell'uomo e della prole in visione della loro unica forza-lavoro. I despoti moderni volevano il popolo nell'ignoranza, quelli contemporanei cominciarono a capire l'importanza sociale necessaria dell'apprendimento accostandola al dolce pretesto di indottrinare numerose menti secondo la propria corrente di pensiero.
Oltre ad ammettere un coefficiente materialistico innegabile (come sempre nei processi sociali), l'educazione si fa carico di essere potenza del conseguente uomo, tanto che diverrà il punto di forza principale su cui le maggiori potenze del XX secolo investiranno, non potendo più ammettere l'antiquato ideale dell'uomo e della prole in visione della loro unica forza-lavoro. I despoti moderni volevano il popolo nell'ignoranza, quelli contemporanei cominciarono a capire l'importanza sociale necessaria dell'apprendimento accostandola al dolce pretesto di indottrinare numerose menti secondo la propria corrente di pensiero.