Albert Camus è stato uno scrittore e filosofo franco-algerino, benché i suoi avversari (Jean-Paul Sartre su tutti) lo considerassero un filosofo dilettante, è risultato essere molto più originale e coerente nella sua filosofia, di filosofi “di professione”, come lo stesso Sartre.
Camus, soprattutto nei suoi romanzi più importanti (Lo Straniero e La Peste) e nelle sue opere prettamente filosofiche (Il Mito di Sisifo e L’Uomo in Rivolta) delinea la condizione ineffabile dell’Assurdo: esso è quello scarto che esiste tra la richiesta di una volontà di senso da parte dell’uomo e invece la coscienza del fatto che il mondo sia totalmente in-sensato. L’uomo assurdo è l’uomo che capisce la sua condizione e vive e agisce contro di essa. Alla condizione di uomo assurdo è contrapposto l’uomo schiavo dell’abitudine; abitudine con la quale (anche inconsapevolmente) cerca di rifiutare l’assurdo.